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PERCHÈ VISITARE AGRIGENTO?

Perché Agrigento è tra i capoluoghi siciliani dalla storia infinita, perché è un territorio che ha visto il passaggio e la dominazione di diverse civiltà che l’hanno resa testimone viva della storia. Perché è incredibilmente affascinante rintracciare le stratificazioni storiche che tutte queste civiltà hanno lasciato in questo territorio e in tutta la Sicilia. Perché Agrigento non è solo memoria di un tempo antico, è anche una città viva e solare nello splendido scenario siciliano.

UN PO’ DI STORIA DI AGRIGENTO

Agrigento fu abitata fin dalla preistoria, dopo vari insediamenti di diversi popoli divenne città greca di Akragas. Il drammaturgo, scrittore e poeta italiano Luigi Pirandello la definiva “La più bella città dei mortali”.
Akragas fu una delle più grandi città greche del Mediterraneo e, come tutte le grandi città, ebbe una storia movimentata. Fu articolata su terrazzi, in cima ad un altopiano, con un impianto urbanistico a scacchiera. Venne fondata intorno al 582 a.C. da coloni gelesi, provenienti dalle isole di Creta e di Rodi, che crearono un' area urbana circondata da mura che contavano in totale nove porte.
Nel 406 a.C. la città venne assediata e incendiata dai Cartaginesi, ma visse un nuovo periodo di splendore a partire dal 340 a.C. quando gli akragantini, guidati dal condottiero Corinto Timoleonte riuscirono a riconquistarla. Nel 262 a.C. con l'arrivo dei romani, la città cambiò il nome in Agrigentum e intraprese un nuovo sviluppo urbanistico. Con l’arrivo dei Bizantini cominciò l’ennesimo periodo di decadenza che durò fino alla conquista della città da parte degli arabi nel IX sec. Con gli Arabi cambiò nuovamente il nome in “Girgenti”, vennero eretti nuovi monumenti e moschee. Nel 1086 passò ai Normanni e venne restituita alla cristianità, cominciò allora la costruzione di alcune delle più importanti chiese cittadine.
La città attraversò un importante periodo di progresso economico dal XIV al XV secolo, incrementando i rapporti commerciali con l’esportazione di grano e sale. Più tardi, sotto il dominio dei Borboni la crescita della città soffrì un periodo di declino. Nel 1920 l' archeologo inglese Alexander Hardecastle cominciò una campagna di scavi che portò alla luce importantissimi reperti ritrovati nella Valle dei Templi. Solamente nel 1927 la città prese il nome di Agrigento e nel 1997 la Valle dei Templi fu dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.

COSA È OGGI AGRIGENTO?

Oggi, Agrigento è una città millenaria, dove i resti della città ellenistica, poi punico-romana, con imponenti templi dorici, le agorà, le necropoli pagane e cristiane, straordinarie ricchezze archeologiche e la fitta rete di acquedotti sotterranei, costituiscono la bellezza di un sito che si estende su circa 1300 ettari e che racconta una storia millenaria iniziata nel VI secolo a.C.
Camminando per le sue strade potrai capire perché Agrigento è la culla della storia e della civiltà, potrai ammirare numerosi palazzi e chiese in diversi stili di costruzione che custodiscono al loro interno tesori di arte sacra e non.

CURIOSITÀ SU AGRIGENTO

Sapevi che la Valle dei Templi è caratterizzata dai resti di dieci templi? Il tempio meglio conservato è quello chiamato Tempio della Concordia, uno dei principali simboli di questo affascinante sito archeologico.
Sapevi che l' importanza di Agrigento risiede nella moltitudine di espressioni artistiche che nel corso dei secoli sono diventate parte della sua storia? Prendendo ad esmpio il Duomo: la Torre Campanaria è stata costruita in stile arabo-normanno, mentre le colonne sormontate da archi sono in stile gotico-chiaramontano e il presbiterio, invece, è in stile barocco.

COSA VEDERE A AGRIGENTO

Su una piana che arriva al mare, sorge Agrigento, una delle più belle città della Sicilia e qui si trova la Valle dei Templi, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, un’importante testimonianza archeologica della civiltà greca classica. La Valle dei Templi è un luogo unico da visitare, è il vero e proprio cuore della zona archeologica di Agrigento.
Tra le attrazioni più importanti da vedere in questa zona archeologica si trova Il Tempio di Zeus, o Giove Olimpico, uno dei più grandi templi greci dell’antichità del quale oggi è possibile vedere solo le fondamenta e l’altare principale; il più antico tempio di Agrigento è quello di Eracle o Ercole; il tempio che nei secoli si è conservato meglio è il Tempio della Concordia, il più impressionante tempio greco dorico giunto ai giorni nostri dopo il Partenone di Atene.
Nel tuo itinerario, non potrà mancare il Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo, sicuramente uno dei musei archeologici più importanti della Sicilia. Questo museo espone 5688 reperti ordinati con un criterio cronologico e topografico, che illustrano la storia del territorio agrigentino dalla preistoria fino alla fine dell’età greco-romana.
Un’altra attrazione che sicuramente vale la pena visitare è la Casa Natale di Luigi Pirandello che si trova in un strapiombo con vista al mare. Denominata "Caos", al confine tra i comuni di Agrigento e Porto Empedocle, in origine la casa era una costruzione rurale di fine Settecento. Fu dichiarata monumento nazionale nel 1949 e Luigi Pirandello vi nacque il 28 giugno del 1867. La famiglia vi si rifugiò per sfuggire all'epidemia di colera che in quell'anno si diffuse in Sicilia.
In aereo, partendo dalle principali città italiane come Napoli, Roma, Firenze, Milano o Venezia, è possibile atterrare a Palermo, Trapani o Catania. Da qui è possibile raggiungere Agrigento in autobus o in macchina in circa 2 ore.

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